Gli stratagemmi più strani per svegliarsi.

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•Ally
view post Posted on 25/10/2011, 22:52     +1   -1




Se dovevi svegliarti alle quattro del mattino, nessun problema. Non dovevi nemmeno regolare la sveglia: il dispositivo meccanico ideato da Levi Hutchins nel 1787 era già impostato su quell'ora. L'orologiaio del New Hampshire aveva bisogno di alzarsi prima del sorgere del Sole per portare a termine tutti i lavori nella sua lunga giornata. Però sentire suonare la campanella ancora al buio doveva essere piuttosto fastidioso (soprattutto per la moglie). Per fortuna Hutchins quell'oggetto, ideato per un uso strettamente personale, non lo mise mai in vendita.

Quella degli orologi ad acqua divenne una tradizione che sopravvisse fino al Medioevo, soprattutto nei monasteri, dove serviva per svegliare i sacerdoti, chiamati a iniziare le loro giornate con la preghiera. Ma presto all'acqua vennero preferiti dei pesi, oggetti cioè che non evaporassero o si ghiacciassero come il liquido.

Tralasciando le sveglie collettive, come i campanili cittadini, una delle rivoluzioni più importanti nello sviluppo degli orologi fu l'invenzione delle molle, che permise di ridurre le dimensioni di questi orologi, tanto da farli diventare oggetti domestici. In alcuni casi da camera, letteralmente. Ne era un esempio la sveglia ideata nel 1851 (Alarum Bedstead), incorporata nel letto stesso, che funzionava con un meccanismo piuttosto complesso, anche se estremamente efficace. Prima suonava la campanella, poi, se ce n'era bisogno, toglieva automaticamente le coperte dal letto e cominciava a smuovere il materasso. Divertente, ma non certo pratica.

A realizzare una sveglia da comodino ci avrebbe pensato Seth Thomas Junior, a capo della già ben avviata azienda orologiaia di famiglia (la Seth Thomas Clock Company appunto, produttrice, per intenderci, del famoso orologio della Grand Central Terminal di New York). Ragion per cui probabilmente, nel vasto universo delle invenzioni delle sveglie, è questo il brevetto a essere ricordato come capostipite, sebbene - come si legge nella domanda, accettata il 24 ottobre 1876 - non fosse un dispositivo così rivoluzionario: "Ho realizzato un orologio di piccole dimensioni piuttosto conveniente, con una cassa principalmente di metallo e con una parte posteriore in legno, particolarmente adatto per essere prodotto facilmente, con poca spesa e poco lavoro, pensato sia per essere messo su uno scaffale che su un tavolo o a una parete. Si tratta di qualcosa che non ha bisogno di novità, ma ho utilizzato dei sistemi particolari per la carica, l'incastonatura e la regolazione e per fermare l'orologio quando desiderato".
 
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